Biografia


Lucia Pozzo, torinese classe 1961, è una donna decisamente sportiva che dall’età di quattro anni, si è cimentata negli sport più disparati, riportando notevoli risultati agonistici.
Se volete saperne di più a proposito degli sport praticati, ma soprattutto della sua carriera velica e dei suoi inizi nautici, vi rimandiamo al suo primo libro autobiografico, “Donne in mare”.
Per quel che riguarda il lato culturale, anche se in gioventù preferiva la vita all’aria aperta ai banchi di scuola, si è laureata a pieni voti in Architettura presso il Politecnico di Torino con una tesi sperimentale di indirizzo decisamente navale: la progettazione di una barca a vela realizzata con del ferro cemento molto sottile e alleggerito con degli inerti porosi; (in una città senza il mare, non si poteva fare di più).
Si è poi specializzata nella sua vera passione, il restauro e la ricostruzione statica di imbarcazioni d’epoca a vela, costruite in legno.
Questa attività l’ha portata ad immergersi nei polverosi archivi dei più prestigiosi cantieri navali del mondo e le ha dato l’opportunità di imparare le antiche tecniche della carpenteria navale oltreché a realizzare impiombature sul sartiame in acciaio e sui cordami, calafatare uno scafo, piegare il fasciame con il vapore. Ma soprattutto le ha permesso di far navigare nuovamente delle splendide Signore dei mari, datate dei primi del Novecento.
Più comandante e marinaio che architetto - attualmente ha all’attivo quindici traversate dell’Atlantico e un paio di oceani Pacifici.
Nel 1985 mette insieme il primo equipaggio italiano di tutte donne, su di una barca da regata che battezza con il nome “Delfino Rosa”. Un sodalizio che dura tre anni, tra battibecchi e cambi di equipaggio. Come skipper e timoniere, ottiene numerose vittorie in regata: la Cinquecento per due, la Giraglia, la Coppa Italia e altre regate internazionali.
Ma il suo vero lavoro consiste nello scovare per facoltosi armatori, imbarcazioni di pregio abbandonate nei posti più disparati del mondo: consigliarne l’acquisto, dirigere il restauro in cantiere, prende il comando dell’imbarcazione e finalmente navigare.
Unico comandante donna in un ambiente prettamente maschile, nel corso degli anni guida imbarcazioni a vela dai venti ai quarantacinque metri con le quali partecipa a prestigiosi raduni nazionali e internazionali per imbarcazioni d’epoca.
Ha compiuto due giri del mondo, ha corso regate oceaniche con equipaggi cosmopoliti, ha navigato in equipaggio e in solitario.
Nei momenti liberi, ama scrivere le sue avventure di mare e condirle con umorismo; ha pubblicato diversi libri di mare e ha collaborato con numerose riviste del settore.
Quando non naviga, vive con la famiglia e i suoi animali in cima ad una montagna in provincia di Torino, in una baita dell’Ottocento ristrutturata, dove disegna, realizza e scolpisce originali mobili di design.

Tra i suoi volumi, Donne in mare, le avventure di una professionista della vela (1996), Uomini e barche (1999), La sfiga atlantica (2001) pubblicati da Mursia, e Penne nere sul mare (2005), uscito per Magenes Editore, Tempesta in pentola (2010) Daniela Piazza Editore.

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